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Omicidio Metro Anagnina di Roma

Contenuto a cura
dell'Avv. Fabrizio Gallo
Data creazione: 14 Nov 2018
Data ultima modifica: 14 Nov 2018

Nel mese di ottobre del 2010 in una mattinata di autunno un ragazzo tornava dal suo primo giorno di lavoro e dopo aver acquistato il biglietto della metro in una stazione di Roma, si imbatteva in una storia banale con una ragazza rea per averlo superato ingiustamente in fila davanti al tabacchi.

La storia sembrava finita lì, ma mentre il ragazzo si avviava verso i treni della stazione metro, veniva inseguito e fermato dalla ragazza che gli chiedeva spiegazioni su di una frase a lei proferita durante la banale lite.

Dopo un alterco e dopo reciproci sputi, il ragazzo con uno spintone respingeva la ragazza la quale cadeva a terra e batteva il capo, morendo qualche giorno dopo presso un ospedale di Roma.

La scena venne immortalata dalle telecamere della stazione metro Anagnina facendo il giro del mondo e mostrando per la prima volta la scena di una morte in diretta.

Il ragazzo veniva arrestato e processato per il reato di omicidio preterintenzionale ed innanzi alla Corte di Assise di Roma veniva difeso dall’Avv. Fabrizio Gallo e dal collega Avv. Gian Antonio Minghelli ottenendo la condanna ad anni 8 di reclusione: detta pena fu ritenuta uno scandalo per essere stata troppo mite dai mass media italiani ed europei.


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